Il nostro viaggio ci conduce nella meravigliosa terra di origine vulcanica dei Campi Flegrei, lambita dal fuoco, dal vento e dal mare, che ha dato vita ai miti nell’incanto suggestivo di Baia.

L’antica Baiae, deve il suo nome al nocchiere di Ulisse “Bajos” che qui fu sepolto secondo la leggenda;  fu il centro residenziale per eccellenza ambito soprattutto dai romani, rinomata per la salubrità delle acque di origine vulcanica e del clima mite che diedero vita al monumentale complesso termale, prescelto soprattutto dalla famiglia imperiale, come luogo di svago e di villeggiatura, che qui vi fondarono Ville e Palazzi.

Baia, è il piccolo comune di Bacoli, racchiuso all’interno di un’antico cratere, sprofondato per metà nelle acque del golfo, a causa del fenomeno del Bradisismo di cui oggi si scorgono nel verde ridente, il rilievo nord con Punta Epitaffio, e quello a sud di Punta Lanterna, dove sorge arroccato il famoso Castello di Baia.

Il sito archeologico

Oggi è possibile ammirare l’articolato complesso termale, uno dei più importati per rilevanza che ha permesso di esplorare la costruzione edilizia e tutto l’impianto architettonico, così come fu progettato secondo i romani. Delle antiche Terme si riconosce il Palatium Imperiale, ovvero la villa di cui restano le rovine a fare da testimonianza all’edificio, mentre si distinguono le altre costruzioni quali le scalinate, le terrazze, i portici e i ninfei che disegnano una maestosa scenografia, frutto di ingegneria e maestria dell’epoca, impreziosita da giardini e statue.

L’acqua di natura vulcanica dei Campi Flegrei è una sostanza alcalina arricchita da zolfo, iodio, cloro, ferro, elementi di calcio e altri elementi che hanno apportato effetti benefici sulla salute dei cittadini e villeggianti, sia ieri che oggi.

Delle antiche strutture, rimangono in piedi in tutta la loro bellezza il Tempio di Diana che raccoglieva i vapori sprigionati dalla terra, il Tempio di Mercurio ad uso di frigidarium e il Tempio di Venere che si distingueva per le ricche decorazioni che insieme costituivano tre vasti ambienti delle Terme di Afrodite Sosandra, denominati così dagli studiosi del 1700; mentre il resto degli scavi è del tutto sprofondato e prende il nome come Parco Sommerso di Baia.

Alla luce sta ritornando l’antica Villa attribuita a Caio Giulio Cesare che ci fa intuire quando estesa era la dimora e che posizione sociale occupava Baia a quel tempo.

Da visitare nelle vicinanze è d’obbligo il Parco Monumentale inaugurato nel 1980 attrezzato come area verde e di ristoro, mentre ad accogliere i preziosi reperti di tutta l’area è il Museo Archeologico dei Campi Flegrei la cui sede è all’interno del magnifico Castello Aragonese di Baia.