“Donne al volante, pericolo costante”.Chi di noi non ha sentito questa frase  almeno una volta nella vita, che decisamente fa sorridere ma che in effetti come tutti i detti sintetizza e stereotipa un certo tipo di comportamento che trasforma le donne in una categoria di persone inesperte e disattente alla guida. Con questo articolo infatti intendiamo sdoganare questa diceria e soprattutto sottolineare di come le donne negli ultimi periodi non solo sono diventate esperte guidatrici ma che non si sono limitate alle auto bensì molto di frequente esse prediligono stare alla guida di bus. chi siano di linea o quelli privati per noleggio bus poco importa, le donne sempre più di frequente decidono di intraprendere una carriera da autista e sempre più spesso con enorme successo.

Bus in rosa

Se in Italia questa affermazione  nel mondo dei bus al femminile si sta sviluppando solo di recente e decisamente molto a rilento in Europa l’integrazione femminile nel settore autobus è molto più forte e priva di odiosi pregiudizi, guidare un bus diventa un lavoro come gli altri come può essere quello d’ufficio e pertanto adatto sia agli uomini sia alle donne. Pertanto se vi allontanate da casa e iniziate a viaggiare un pò noterete subito questa “presenza in rosa”nei bus.

La difficoltà delle donne italiane

Secondo molte donne italiane la  barriera più difficile da superare per entrare in questo settore da troppo tempo al maschile, è legata allo step dell’’assunzione, che si tratti di compagnie pubbliche o private purtroppo la diffidenza in questo settore è ancora molto forte,  e solo pochi riescono a scommettere sulle donne per affrontare questo tipo di professione.

E’ giusto quindi scartare un candidato solo per una questione di sesso? Non andrebbero valutate altre caratteristiche come la professionalità, la disciplina, la preparazione, tutti requisiti validi che valorizzano non solo la persona ma anche l’azienda per la quale essi lavorano?

Insomma fortunatamente le cose stanno cambiando nel nostro Paese, e sempre più donne qualificate si mettono in gioco per ricoprire quei ruoli che un tempo erano solo per gli uomini. Il cammino si sa non sarà facile eppure lor ce la stanno mettendo tutta perchè il lavoro non dovrebbe mai discriminare anzi tutti dovrebbero avere un’opportunità di perseguire la propria passione e trovare la propria vocazione lavorativa.