di Alessia Giannino
In seguito all’ordine siglato nel marzo 2018, nelle scorse settimane Byd ha consegnato otto autobus elettrici da 12 metri per il trasporto pubblico di Coimbra, città del Portogallo.
“Siamo lieti di aver alzato una bandiera Byd nel mercato portoghese degli autobus. Si tratta di un Paese molto importante per il futuro della mobilità elettrica dal momento che, in diverse città portoghesi, stanno esprimendo opinioni progressiste su un trasporto pulito e senza emissioni al 100%. Le autorità locali seguiranno da vicino Coimbra e le prestazioni sociali e finanziarie che può aspettarsi nei prossimi mesi e anni”. Così Isbrand Ho, amministratore delegato della Byd Europe, ha commentato l’accordo siglato tra la produttrice di autobus e il Portogallo.
L’azienda, tra l’altro, ha consegnato autobus elettrici anche ad Atm Messina e ha ricevuto un ordine di altri venti elementi da parte di Nobina, operatore che, nei prossimi anni, disporrà di ben 138 bus elettrici Byd.
C’è da ricordare anche che il produttore cinese, lo scorso anno, ha consegnato in Italia metà degli autobus elettrici attualmente in circolazione.
Byd: al secondo posto dopo Tesla
La Byd, acronimo di “Build Your Dream” e nata nel 2003 a Shenzen, nella provincia del Guangdong, fa parte della BYD Company, impegnata da sempre nella realizzazione di batterie ricaricabili, portatili e componenti automobilistiche. La Byd però, a differenza della casa madre, punta sulle tecnologie moderne applicate unicamente ai mezzi di trasporto, tanto da essere messa al secondo posto nella top 10 delle aziende più innovative nel settore dell’energia con la sua auto elettrica BYD Yuan EV. Secondo posto meritatissimo che segue al podio della Tesla Model 3.
La produzione ungherese di Byd
Il 4 aprile 2017, grazie ad un investimento di 20 milioni di euro, Byd ha aperto uno stabilimento in Ungheria, precisamente a Komàrom. Qui, attualmente, sono impiegate 300 persone su due turni di lavoro e vengono assemblati gli autobus per il mercato europeo: al momento, si parla solo quelli di 12 metri per una produzione annua di 400 elementi. Inizialmente, nella fabbrica ungherese, dovevano essere forgiati solo autobus elettrici, ma il nuovo piano di lavoro odierno prevede anche la costruzione di camion, muletti e veicoli commerciali. A Komàrom, inoltre, vengono realizzati anche autobus aeroportuali e chassis per il mercato inglese.