La pandemia da Coronavirus ha sicuramente scombussolato non solo il nostro presente, ma anche il prossimo futuro: sono tantissime le persone che in queste settimane, infatti, si stanno ritrovando ad annullare viaggi prenotati tempo fa per poter rispettare le regole imposte dalla quarantena.

Ma come funziona la questione rimborsi? E come è possibile richiederli?

Cerchiamo di fare il punto della situazione.

 

Le direttive

È stata la Direttiva del Ministro dell’Interno dell’8 marzo 2020 a fare chiarezza sulla faccenda illustrandoci non solo come sarebbero andate le cose all’interno dei nostri comuni e delle nostre regioni durante la fase 1, ma anche la gestione degli spostamenti di lavoro o di svago che avrebbero dovuto avere luogo da quella data in poi: sebbene, ad oggi, non ci sia ancora chiaro cosa accadrà quest’estate e quali percorsi turistici saremo eventualmente liberi di intraprendere, cristallino è che tutti i viaggi che sono stati annullati nel frattempo abbiano diritto al rimborso sia relativamente al trasporto che ai soggiorni già prenotati.

Per ottenerlo, il Centro Europeo Consumatori Italia ha reso noto che basta contattare, entro 30 giorni, il vettore, la struttura o l’agenzia a cui ci si è rivolti, seguendo tutte le norme contenute nel Decreto legge 17 marzo 2020 n.18, art. 88: tutti i contratti di acquisto per biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi culturali e soggiorni, anche e soprattutto nel caso del coinvolgimento di altri Paesi europei o extra europei, possono essere rimborsati; in particolare, in questi ultimi casi è fondamentale consultare le fonti ufficiali (tra cui il Ministero degli Affari Esteri) per sincerarsi delle misure locali vigenti che potrebbero differire, anche solo in minima parte, da quelle italiane.

 

Le forme di rimborso

La pratica per ottenere il rimborso è piuttosto semplice da espletare e veloce nei tempi di risoluzione: la somma può essere recuperata sia attraverso un versamento che sotto forma di un voucher di pari importo (da utilizzare entro un anno dall’emissione) e l’agenzia è tenuta ad emettere il pagamento entro 15 giorni dalla richiesta.

 

Un modo per restare accanto ai viaggiatori in un momento difficile e complicato come quello che stiamo vivendo, anche e soprattutto per le ripercussioni sul tessuto economico.