di Alessia Giannino
Da qualche anno, tutto ciò che è retrò sta tornando di moda.
In un’epoca dove la tecnologia ci ha quasi messo in ginocchio, sentiamo sempre di più la nostalgia del passato. E così tutto torna, anche e soprattutto nel settore dei motori, con la riapparizione di auto e treni d’epoca.
Sulla scia di quanto accaduto a Milano nel novembre 2018 durante il Bookcity, dove per le strade ha circolato un vecchio Viberti del 1958, l’8 dicembre 2018, per le strade di Napoli, è apparso uno dei veicoli storici della Anm.
Un po’ fuori dal contesto storico in cui viviamo, ma d’effetto. La comparsa dell’Aerfer FI711 con gruppi meccanici Alfa Romeo 1000 e apparecchiature Ocren del 1961 ha riscosso tantissima curiosità tra i passanti, che sono rimasti colpiti dal filobus tirato a lucido. Il veicolo storico è subito apparso nelle fotografie dei napoletani, che lo hanno immortalato nelle loro stories di Instagram. Così, in un attimo, è stato possibile tornare indietro nel tempo e ricordare l’importanza che alcuni mezzi hanno rivestito durante il secolo scorso. I filobus, infatti, hanno permesso a tantissimi napoletani di spostarsi e andare a lavoro. Alla fine degli anni ’90, però, questi mezzi di trasporto sono stati sostituiti da soluzioni a risparmio energetico, tant’è che la nuova generazione probabilmente non sa neanche cosa siano.
I nuovi filobus napoletani
A Napoli, oggi, si sta lavorando alla costruzione di una nuova linea di filobus, che porterà napoletani e turisti dal centro storico ai Colli Aminei e alla Zona Ospedaliera, attraversando la città in pendenza grazie alla tecnologia Imc, che assicurerà una maggiore sostenibilità attraverso il funzionamento a “pacchi batteria” di 28 moduli al titanato di litio. Questa soluzione consentirà una marcia autonoma fino a 10 km e la presenza di un gruppo statico di emergenza che, in caso di necessità, fornirà energia.