E’ forse la città più bella del mondo, ricca di storia arte e cultura, stimo parlando della città eterna, Roma una città che ogni anno vanta milioni di visitatori.
Nonostante sia la città simbolo della nostra nazione, nonchè la capitale e nonostante riesca ad affascinare turisti di tutto il mondo, dobbiamo a malincuore dire che probabilmente non è la città più organizzata in fatto di turismo e soprattutto nella regolamentazione dei trasporti. Roma infatti negli ultimi tempi vanta un bruttissimo primato che riguarda una forte invasione di minivan e pullman turistici che spesso sostano in modo quasi selvaggio vicino ai monumenti, deturpando così la bellezza di questa città senza tempo.
La soluzione del Comune
La città richiederebbe dunque una sorta di piano regolatore che dovrebbe indirizzare la sosta di questi veicoli nel miglior modo possibile senza creare disagi di alcun genere. I bus turistici con conducente vengono quindi visti in questa circostanza non come una risorsa per la città, visto che accompagnano milioni di visitatori, ma bensì come un elemento di disturbo in una città che di caotico ha già tanto di suo.
Parcheggiati in seconda talvolta in terza fila, con permessi ottenuti in altre città che non vengono quasi mai controllati, i bus turistici pare invadano la città nel peggior modo possibile.
C’è chi ipotizza in futuro un piano che vieti l’accesso in città di questi mezzi, ma siamo sicuri che se questa scelta se mai sarà approvata creerà non pochi disagi, al turismo in se. I bus infatti sono un importante rete di comunicazione per il turista che intende visitare la città per motivi culturali, per svago, per motivi religiosi, e interrompere questa rete significherebbe creare una grossa frattura e grandi disagi al turismo.
Per questo si spera si trovino altre soluzioni, magari come la realizzazione di aree apposite in cui gli autisti una volta accompagnati i turisti in città possano sostare con i loro mezzi in tutta tranquillità. Questi parcheggi ovviamente dovrebbero essere distanti dalla città così da non alterare il paesaggio e la bellezza della città.
Non ci resta che aspettare e capire cosa succederà.