I trasporti del futuro, come gli autobus a guida autonoma, sono sempre più una realtà tangibile e anche l’Italia fa la sua parte. Questi particolari autobus di cui spesso abbiamo parlato nel nostro blog, hanno diverse particolarità funzionano appunto senza conducente e soprattutto possono essere definiti “green”, ovvero mezzi con un basso impatto ambientale, un vero toccasana per contrastare l’inquinamento.

Un progetto italiano

Dopo aver esordito in molte città europee ed extraeuropee, ricordiamo l’esperimento di Stoccolma, ma anche quello poco riuscito in cui il primo viaggio di questo bus è stato un flop anche in Italia arrivano questi autobus a guida autonoma. La città di cui oggi vogliamo parlarvi e coinvolta nell’esperimento è proprio Torino. 

Per il capoluogo piemontese infatti c’è in atto un ambizioso progetto ovvero quello di togliere la collina dall’isolamento e smaltire il traffico nella zona di corso Moncalieri e corso Casale.

Queste zone essendo molto isolate non solo creano forti disagi ai residenti che sono costretti all’isolamento, ma come unica alternativa hanno quella di usare le auto personali. Questa scelta oltre a incidere fortemente sulla questione ambiente,Torino è ad oggi una delle città con maggiore inquinamento e smog, incide fortemente sul traffico cittadino, creando molti problemi di viabilità sulla zona.

A correre ai ripari per questa situazione, ci pensa la politica e in particolare il consigliere di circoscrizione Vittorio Francone, che proprio discutendo di questa tematica legata alla mobilità ha proposto la possibilità di introdurre in queste zone, bus a guida autonoma potenziando turni sia nelle fasce orarie diurne che notturne. Una proposta questa rivolta al benessere dell’intera comunità in cui questi tipi di bus giocherebbero un ruolo fondamentale.

Pro e contro

Ma non finisce qui, l’ambizioso progetto prevede la possibilità di individuare aree di parcheggio di interscambio o anche sistemi di sosta tramite prenotazione, prenotazione che avverrebbe utilizzando uno smartphone su cui scaricare specifiche app.

Certo per chi sa usare sistemi digitali sarebbe un gran vantaggio, prenotare un bus a colpi di click, riducendo così le ore interminabili di attesa, ma non è così semplice per tutti. Per esempio soggetti che non hanno questo tipo di preparazione digitale, come possono essere gli anziani, questo servizio sarebbe praticamente inutile, essi infatti, troppo lontani da questo mondo, resterebbero completamente tagliati fuori anche dai mezzi a guida autonoma.

Insomma c’è tanto da valutare, ma come spesso ricordiamo nel nostro blog, il futuro dei trasporti è sempre dietro l’angolo e a noi non resta che raccontarvelo.