Quest’anno, purtroppo, a causa del Coronavirus dovremo rinunciare a carri, balli, colori, parate e maschere, ma nulla vieta di volare con la fantasia e, magari, iniziare a pensare in quale tra le mete più famose per il Carnevale in Italia, trascorrere i festeggiamenti dell’anno prossimo.

Per questo motivo abbiamo selezionato alcune delle città che, da Nord a Sud, movimentano questi giorni e vengono scelte da tantissimi turisti per condividere la festa più colorata dell’anno.

Venezia

Il binomio tra Venezia ed il Carnevale è stretto ed indissolubile: anche se la sua etimologia ha origini cristiane (”Carnem levare”, ovvero “privarsi della carne”), la parola Carnevale viene associata già in un documento del Doge Vitale Falier (addirittura nel 1094) alle feste di pubblico divertimento. La storia ufficiale di questa festa nascerà ufficialmente solo a cavallo tra 1200 e 1300 e affronterà periodi di splendore, tali da affascinare persone da tutto il mondo, e periodi di proibizionismo, legati agli eccessi delle feste, per tornare in auge a partire dal 1967.

Ogni anno il Carnevale di Venezia, il più famoso in Italia, non perde occasione per mostrarsi in tutta la sua eleganza, i suoi colori ed il suo folklore, facendo sfilare maschere, costumi e personaggi tra calle e canali e attirando turisti da tutto il mondo. Da non perdere la Festa sull’Acqua, il concorso della Maschera più Bella e il Volo dell’Angelo dal campanile di Piazza San Marco.

Viareggio (Lucca)

La storica città in provincia di Lucca è diventata famosa nel tempo per i festeggiamenti del Carnevale. La prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia, è datata 1873. Eccezion fatta per il periodo delle due Guerre Mondiali, i festeggiamenti nella città toscana sono sempre stati straordinari, segnando la storia della città.  Ogni anno viene scelto un tema, sviluppato ed espresso attraverso i carri monumentali ed allegorici. 

Vista la maestosità dei festeggiamenti, è stata allestita una “Cittadella del Carnevale”, un complesso polifunzionale con i laboratori per la costruzioni dei carri, che ospita anche la Scuola di Cartapesta.

Acireale (Catania)

Prime notizie di festeggiamenti associabili al Carnevale in terra sicula, risalgono al 1594. Tra usanze e costumi diversi e il violento terremoto del 1693, bisogna arrivare al XVIII secolo per ritrovare feste e maschere. A cavallo con il 1900 arrivarono i primi carri allegorici. L’istituzione vera e propria del Carnevale così come lo troviamo oggi è invece datata 1929. 

Tra le peculiarità dei carri siciliani rientrano gli allestimenti floreali, in grado di rendere uniche e colorate le celebrazioni di Acireale.

Ivrea (Torino)

Lo storico carnevale sembra tragga ispirazione alla vicenda di una mugnaia giustiziera che uccise il tiranno che governava la città e diede il via ad una rivolta popolare.  Da qui lo scontro delle arance, che si svolge nelle principali piazze della città e vede le guardie del tiranno sui carri, contro i popolani ribelli, a piedi a lanciare gli agrumi.

In segno di partecipazione, cittadini e turisti, a partire dal giovedì grasso, sono soliti indossare un copricapo rosso (il Berretto Frigio) che rappresenta gli ideali di rivolta e lbertà.

Cento (Ferrara)

Si hanno notizie del Carnevale Centese già a partire dal 1600, grazie ad alcune rappresentazioni. Folkloristico e pittoresco, il carnevale ha mediamente avuto una risonanza locale fino agli anni ‘90, quando il gemellaggio con il carnevale di Rio de Janeiro ne ha aumentato la notorietà, trasformandolo in un evento internazionale

Fano (Pesaro e Urbino)

Il Carnevale di Fano fa risalire la sua nascita al 1347, posizionandolo tra i più antichi in Italia, data del primo documento noto nel quale vengono descritte le spese sostenute dal Comune. Il famoso “getto” dei dolciumi, che caratterizza questo evento, venne inaugurato nel 1765.

Altra caratteristica tipica di questa festa riguarda la “Musica Arabita” (la musica arrabbiata in dialetto), che accompagna i carri durante le sfilate: un gruppo di musicisti alternativi utilizza oggetti di fortuna per produrre ritmi allegri e musicali.