Con la fase 2 abbiamo – finalmente – detto addio alla quarantena e molte attività produttive hanno riaperto, dando un po’ di respiro all’economia del Paese e, soprattutto, alle famiglie.

Per molti, però, tornare al lavoro significa anche riprendere una quotidianità fatta di spostamenti frequenti e addirittura di viaggi che potrebbero sembrare difficili da conciliare con le normative odierne che parlano di attenzione, distanza e sicurezza; come avverranno, quindi, i transfer aziendali ai tempi del Coronavirus?

 

Sanificazione e distanziamento

Adesso che non è più il confinamento la nostra arma anti-contagio, dobbiamo chiamare in causa nuove alternative: i dispositivi di protezione individuale (DPI) e il distanziamento sociale. E questo varrà anche sui mezzi di trasporto pubblici e privati.

Insomma, ognuno dovrà fare la sua parte: da un lato i passeggeri, rispettando i posti vuoti e indossando la mascherina, dall’altro le aziende che dovranno assicurare mezzi quotidianamente sanificati e riempiti soltanto al circa al 50% della capienza effettiva per restare in linea con le disposizioni governative e del Ministero della Salute.

Accortezze a cui sarà facile abituarsi e che rappresentano, in fondo, un piccolo compromesso per tornare ad una vita più attiva e produttiva, seppur con qualche limitazione.

Non dobbiamo dimenticare, infatti, che l’emergenza Coronavirus sarà definitivamente archiviata soltanto quando verrà prodotto un vaccino efficace in grado di schermare la popolazione mondiale dal virus e, soprattutto, in una formulazione facilmente replicabile e, quindi, diffondibile ad un prezzo accessibile a tutti i Paesi del mondo.

Fino ad allora, il nostro impegno nel rispetto delle regole sarà direttamente proporzionale alla nostra stessa sicurezza e inversamente proporzionale, invece, alla formazione di nuovi focolai epidemici che, come sappiamo, verranno isolati e messi in quarantena ai primi segnali.

 

Una nuova normalità

D’altro canto, ce ne stiamo rendendo conto ogni giorno: l’entrata ai supermercati e ai negozi di tutte le città italiane è ancora contingentata e corredata sempre di una colonnina che ospita il gel igienizzante con cui disinfettare le nostre mani prima di introdurci all’interno.

Piccoli sacrifici e accorgimenti che, col tempo, diverranno sicuramente automatici e che ci consentiranno di tornare ad una nuova, seppur diversa, normalità.

Nella vita di tutti i giorni e, ovviamente, nel lavoro!