Con l’inizio del lockdown, a Marzo 2020, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli aveva già lanciato l’hashtag #NonFermiamoLaCultura per mantenere vivo e partecipe l’interesse del pubblico verso le meraviglie incluse nel perimetro della Regione Campania, pronte ad essere visitate, seppur virtualmente, attraverso qualunque piattaforma tecnologica.
Un vero e proprio palinsesto quotidiano portato avanti anche grazie al contributo di centinaia di artisti e personaggi dello spettacolo e della cultura che, in meno di due mesi, aveva già raggiunto circa 2 milioni e mezzo di visualizzazioni.
Insomma, un impegno costante e rigoroso che, anche con questa nuova “fase 2” dell’emergenza Coronavirus si sta aprendo a qualche novità.
Maggio dei Monumenti 2020 in Campania
Il Maggio dei Monumenti è capitato proprio a cavallo tra una fase e l’altra della gestione dell’epidemia: proprio per questo, si è preferito non cancellare la manifestazione ma, piuttosto, darle un’accezione tutta nuova e “sostenibile” per la comunità in questo delicato momento storico.
Quest’anno, infatti, avverrà tutto online ed il tema scelto per l’occasione ruota intorno al pensiero – quantomai attuale – del filosofo nolano più famoso di tutti i tempi: “Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi” titola questa edizione.
Si tratta di un centinaio di appuntamenti – dal 2 al 31 Maggio – che vedranno artisti e performer di tanti settori avvicendarsi sul palco di teatri storici e luoghi monumentali, ma anche chiese, chiostri e piazze: è prevista anche una programmazione per l’infanzia a cura de Il Teatro nel baule, de I Teatrini e di NWM Network e tutto potrà essere comodamente seguito attraverso i canali social (Facebook ed Instagram) dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Tra le location iconiche coinvolte sono sicuramente da citare, tra le altre, il Museo e Certosa di San Martino, l’Antico Teatro romano all’Anticaglia, l’osservatorio astronomico di Capodimonte, il Cimitero delle Fontanelle, il Maschio Angioino, il Museo ferroviario di Pietrarsa e Piazza Forcella.
Un modo per continuare a restare uniti, pur se distanti, nel celebrare le meraviglie ed i talenti della Campania, mantenendo una buona abitudine che va avanti, ormai, da tantissimi anni e che, fortunatamente, si è consolidata al punto da poter evolvere persino in un contesto così complicato come quello che stiamo vivendo in questi mesi.