Il nuovo governo continua a far parlare di se nel bene e nel male.
Questa volta i protagonisti di alcuni malcontenti che hanno generato tumulti sono stati coloro che si occupano di trasporti, in particolare la categoria di lavoratori che appartengono al settore dell‘Ncc.
Il giorno 27 dicembre infatti centinaia di autisti Ncc sono scesi in piazza dell Repubblica a Roma per protestare contro il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
Le tensioni, sono state altissime e non sono mancati alcuni scontri con le forze dell’ordine. Tutto ciò è scaturito subito dopo il ritorno della delegazione di autisti Ncc, che si era recata poco prima al Quirinale per presentare un documento con le istanze della categoria.
Una protesta molto forte
La richiesta dei manifestanti è praticamente una e rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ovvero quella di non firmare il nuovo decreto legge, che secondo questi lavoratori danneggerebbe la loro posizione in modo evidente. La protesta come dicevamo è stata molto incisiva e oltre a scritte contro il nuovo governo, non sono mancati gesti altrettanto forti come per esempio quello di bruciare un fantoccio, dalle sembianze del Vice premier Luigi Di Maio.
Ma qual è il motivo di tale astio? Secondo il Comitato della difesa Ncc, gli unici a beneficiare di questa nuova legge sarebbero solo ed esclusivamente i tassisti, mentre gli autisti di auto private sarebbero fortemente danneggiati se questa norma dovesse andare in porto.
Che tra tassisti e autisti Ncc non corresse buon sangue, è una storia ormai risaputa, e spesso ne abbiamo parlato all’interno del nostro blog, ma pare che con questo nuovo decreto il rapporto già fragile rischia di diventare ancora di più.
Comunque bisogna capire come si evolverà la vicenda e se si riuscirà a trovare l’ennesimo punto di accordo tra due categorie di lavoratori sempre in guerra tra loro.